sabato 21 maggio 2011

Lo sporco lavoro del Rating

E così i sommi sacerdoti,i custodi del tempio,gli sciamani dei conti pubblici del globo terracqueo,hanno emesso il loro ultimo vaticinio.I messaggeri del sacro mercato,riuniti sotto le vestigia di Standard & Poor's,hanno messo nero su bianco ciò che i tristi e tremebondi ministri economici delle nazioni temono come il colera:l'aggiornamento dell'outlook sul debito pubblico!
E per l'Italia la sfera di cristallo non ha lasciato intravedere scenari positivi.Tanto da meritarsi un tremendo presagio di sventura,chiamato declassamento del debito ad A+.
Tornando un attimo più seri,per quanto lo si possa essere quando si leggono le previsioni delle Agenzie di Rating,siamo alle solite.Le lobbies finanziarie globali hanno deciso di condizionare le scelte dei governi sovrani,e nel frattempo fare qualche soldino di più sulle spalle di ignari cittadini.
Come saprete,quando questi signori abbassano il loro rating(giudizio)sul debito pubblico,dicono al mercato:attenzione investitori e banche,quando comprate i titoli del debito italiano(Bot);questi potrebbero avere qualche piccolo problema a pagarvi.Questo comporta che i titoli italiani diventano meno appetibili sul mercato.E siccome lo stato ha bisogno di venderli per fare cassa,deve per forza alzare il tasso di interesse degli stessi.

Provo a semplificare per gli amici che non hanno dimistichezza con la materia.
Allora,lo Stato ha bisogno di finanziare le sue attività,perchè con quello che raccoglie con le tasse non riesce a coprire i servizi che deve erogare(sanità,istruzione,infrastrutture,burocrazia).Quindi si rivolge al pubblico e dice:metto in vendita dei titoli del debito;per cui se(per esempio) acquisti 1000€ di titoli,che a me servono per le mie cose,tra 7 anni ti restituisco 1100€.
Intanto mi impegno a regolare meglio i miei conti,in modo da diminuire il debito,spendendo meglio e saldando poi il mio debito con gli investitori.

Questa è la teoria.

In pratica avviene che la nostra classe dirigente è colpevolmente incapace di riequilibrare la sua spesa,per i motivi che ben conosciamo:corruzione,clientelismo,connivenza con criminalità ed incompetenza.
A questi,che sono fattori interni,si aggiungono i fattori esterni:e qui veniamo al sistema finanziario-bancario.Questi signori speculano attivamente sul debito pubblico attraverso due canali:il primo è l'aumento dei tassi di interesse che lo Stato deve pagare sui titoli del debito pubblico;il secondo è quello della cannibalizzazione del patrimonio dello Stato.
Nel primo caso il gioco lo si fa mettendo in campo le Agenzie di Rating(Standard & Poor's,Fitch,Moody's),che abbassano la valutazione della solvibilità degli Stati,e quindi della loro capacità di onorare i debiti.La qual cosa costringe i governi ad aumentare i tassi di interesse per rendere più appetibili i loro titoli.
Nel secondo caso gli affari li fanno costringendo,sotto la pressione del"mercato",a privatizzare parte del proprio patrimonio e delle aziende statali.Il risultato è la messa in mano ai privati,per prezzi abbastanza risibili,di comparti essenziali per i cittadini:ferrovie,comuinicazioni,energia,autostrade ecc.Il risultato è che i servizi fruttano un mare di guadagno per le banche,che intascano mega commissioni come advisor;e lo stesso per le società che acquisiscono un patrimonio già messo in piedi dai cittadini,a cui loro non faranno altro che far aumentare il costo e diminuire la qualità del servizio laddove non sia perfettamente conveniente.
Allo stesso tempo fanno invocare ai soloni dell'economia,riuniti in centri quali Fmi,Wto,Fed e Bce, le "famose" riforme strutturali.Che poi altro non sono che:taglio delle pensioni,abbassamento del costo del lavoro,diminuzione dei diritti sindacali.Il tutto ovviamente alla luce del mantra della "competitività".
Ci hanno fatto credere per parecchio tempo che le loro ricette fossero miracolose,ed i loro esempi virtuosi erano paesi come Irlanda,Spagna e Islanda.Guarda caso,nazioni che sono già al collasso...
Intanto i media continuano a dare risalto ed autorevolezza a chi compie questo sporco lavoro di killeraggio economico-sociale.E' una storia che dà sui nervi,ma che non potrà durare all'infinito.
Negli Stati Uniti già si sono viste azioni di protesta,per niente pubblicizzate qui,dove invece la protesta spagnola inizia a far rumore.Qualcosa si muove e,soprattutto,il movimento è trasversale e senza vessilli ideologici dominanti.
Stay tuned.

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