mercoledì 9 novembre 2011

La fine di Berlusconi e degli alibi.Ultima chiamata per l'Italia

Ok,Berlusconi sembra aver "motu proprio" deciso di farsi da parte definitivamente dalla scena politica.
Tutti quelli che negli ultimi 17 anni hanno fatto della lotta al tycoon di Arcore la loro ragione di impegno politico,possono tirare fuori le bottiglie dei grandi eventi.Festeggino pure,brindino allegramente.Ma facciano presto,perchè adesso la situazione si fà seria.Molto seria.


Gli alibi ora sono finiti,ed è tempo per la nostra classe politica di fare delle scelte dolorose.Scelte sulle quali bisognerà mettere la faccia.Scelte che consegneranno alla storia quelli che le fanno:sia nel bene che nel male.


La "dismissione" di Berlusconi,dal punto di vista macroeconomico e geopolitico,in sè è un evento irrilevante per le sorti del sistema Italia.E' da ora in poi che si deciderà cosa vogliamo fare del nostro Paese.



Mentre qualcuno gioisce perchè andrà in fumo la legge sulle intercettazioni,perchè il Cainano non avrà scuse per non presentarsi ai processi davanti ai giudici e qualche soubrette dovrà abbandonare il Parlamento...qualcun altro avrà da pensare a come evitare di fare dell'Italia un'economia in stile Europa dell'Est.


Quel qualcuno sarà messo nell'angolo,e costretto a scegliere tra relegare l'Italia a Nazione "vassalla" del direttorio franco-tedesco,con tutti gli interessi macroeconomici che ne derivano,e la prospettiva di un attacco finanziario totale al nostro sistema economico-finanziario statale.


Entrambe le opzioni ci condurranno ad un impoverimento drastico,con solo una piccola differenza nei tempi che accompagneranno il processo di pauperizzazione degli italiani.


La grande finanza internazionale ha già iniziato a diffondere i suoi "desiderata" attraverso la stampa.Goldman Sachs ha fatto sapere,via Sole 24 ore,che la soluzione alla crisi più "gradita ai mercati" è il governo tecnico.
Il che vuol dire che si sono già prenotati per mettere(come al solito)un loro uomo al potere.Mario Monti è ovviamente in pole position...
Stanno per iniziare i saldi di fine stagione del centro commerciale Italia.A prezzi d'occasione,ed ovviamente sottocosto,si:


-venderanno Finmeccanica,Enel ed Eni.
-metà del patrimonio immobiliare sarà in offerta sugli scaffali del Ministero del Tesoro
-l'oro italiano verrà messo nel cesto delle offerte
-i servizi degli enti locali liberalizzati/regalati alle solite compagnie


Ovviamente il sistema-paese sarà reso "più competitivo" con:


-taglio degli stipendi pubblici tra il 15 ed 30%
-flessibilità totale(leggi precarizzazione)del pubblico impiego
-deregolamentazione totale del mercato del lavoro dipendente privato
-smantellamento del tessuto manifatturiero italiano
-coma farmacologico del comparto agroalimentare italiano


Fantascienza complottarda?No,semplice riferimento alle letterine provenienti da Bruxelles e dai buoni consigli venuti da Cannes."E' l'Europa che ce lo chiede",dicono i salvatori della Patria;quelli che vogliono ridare credibilità alla Nazione.Quello che non ci dicono è cosa significherà per le nostre tasche ed il nostro stomaco quella ritrovata credibilità.
Stiamo entrando in un tunnel buio e molto,ma molto,lungo.A meno che qualcuno non ingrani la retromarcia,e scelga un altro percorso;contravvenendo a tutte le regole del "codice della strada e della circolazione economica europeo".


Ma esistono quei "qualcuno" nel panorama della nostra classe dirigente?E se esistono,da quanti italiani sono supportati?


Nel dubbio,preparatevi ad un atterraggio sul 2012 molto turbolento.


Stay tuned

2 commenti: