mercoledì 9 maggio 2012

Una sana botta alla politica

Boom! Boom! Badaboom!
Gran bella botta, non c'è che dire. Di cosa parlo? Ma ovviamente dei risultati delle elezioni amministrative di ieri. Il Pdl tracolla, la Lega viene travolta dallo sdegno dei suoi elettori, il Terzo Polo viene segnalato per "Chi l'ha visto" e il Pd finge di essere andato bene (sì, come no...).


Boom. Anzi, boooooooooom!
La politica, quella rigorosamente con la "p" minuscola dei partiti, è stata presa a sberle dagli elettori.
Dei partiti che sostengono il governo Monti non si salva nessuno. Adesso lo spasso è sentire le analisi strampalate, cervellotiche e puramente politichesi sul risultato del voto; tutte fatte, ovviamente dalle solite facce da talk show politici.



Due sono i dati più evidenti: l'aumento dell'astensionismo ed il successo innegabile del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Entrambi sono visti come il trionfo dell'antipolitica. Ed è vero.
L'unico che sembra non accorgersene è il Presidente Napolitano, che con flemmatica ironia si prende gioco del risultato del movimento fondato dal comico genovese. Roba da non credere...


Di questo oggi parlavo con il mio amico Gianni Fusco; ed insieme ci chiedevamo come fosse possibile che quello che perfino i bambini percepiscono chiaramente, per la nostra classe dirigente risulta essere più incomprensibile di un papiro egizio: gli italiani stanno perdendo la pazienza.


Chiariamoci: il panorama politico attuale non è molto diverso o peggiore da quello di qualche annetto fa. Il teatrino è sempre quello; e gli scandali pure. Ma c'è un nuovo elemento nel copione dello spettacolo, un colpo di scena inatteso: la recessione.


Questa novità ha fatto sì che la soglia di tolleranza si sia abbassata di parecchio. Perchè fin quando si osservano i privilegi della Casta da una posizione di relativa sicurezza economica e sociale, lo spettacolo genera solo una riprovazione morale di maniera.
Quando però certi eccessi si perpetrano e si riscontrano in periodi difficili (e per alcuni drammatici) come quello che stiamo attraversando, allora la riprovazione sale di intensità ed inizia a manifestarsi come rifiuto. E questo è ancora un livello intermedio...


Il credit crunch è arrivato, e le banche stanno chiudendo i rubinetti. Le richieste di "rientro" non si contano più, così come i fidi revocati, e le linee di credito congelate. Le famiglie ridimensionano i consumi, le imprese diminuiscono la produzione, i lavoratori vanno a casa e lo Stato...chiede più tasse.


Allora quando ti trovi davanti un dato come questo (grazie a Gianni per l'aiuto con le immagini...), come ti devi sentire?



Poi devi sentirti dire, da questo Governo, che il Paese deve essere unito e compiere dolorosi, ma necessari, sacrifici in nome della sistemazione dei conti. Senti parlare di tagli agli sprechi, ma poi ti tocca di leggere che:




oppure



Ti dicono che è l'Europa a chiederci l'austerity, e che bisogna accontentare le richieste della Merkel; che la Germania ci tiene sotto controllo ed è stanca di trainare la locomotiva europea e le zavorre come l'Italia. 
In questo blog abbiamo parlato molto del "predicare bene e razzolare male" della Crande Cermania...Però non ci si può non vergognare quando si scopre che:




Per carità, niente di nuovo; o niente che non fosse già stato documentato e reso pubblico dai Rizzo, Stella, Giordano e chi più ne ha più ne metta.
Però, come dicevo prima, quando la gente perde il lavoro, imprenditori grandi e piccoli decidono di togliersi la vita per un fido revocato o una cartella esattoriale, un giovane su tre non trova lavoro, lo sdegno diventa repulsione.


Quando persone che per una vita hanno dovuto fare del loro meglio per sudarsi una dignitosa esistenza, si vedono erodere ogni posizione guadagnata con fatica e dedizione, cosa devono provare quando vedono cose come questa:



il minimo che possono fare è sentirsi umiliati.

Questo è il modo in cui la politica amministra il suo patrimonio: cioè, la nostra ricchezza, il frutto del nostro impegno quotidiano, del nostro genio e dei nostri sacrifici per realizzarlo.
Ed anche se il sistema politico americano è per certi versi perfino peggiore del nostro, almeno lì si salvano le apparenze. Infatti:


Giancarlo Cimoli è solo uno dei tanti esempi, e probabilmente neanche il peggiore, di come nel nostro sistema non prevalga mai il merito. 
Se c'è qualcosa che questa difficilissima epoca può insegnarci, è che sulla qualità, la trasparenza e la sobrietà della classe dirigente politica non si può transigere; perchè il loro scadimento, dovuto alla scarsa attenzione e diligenza di chi li legittima (e cioè noi) si ritorce prima o poi contro la società tutta. E non c'è ricetta o dottrina economico-politica che tenga.

Se vogliamo uscire bene dal pantano nel quale ci stiamo dimenando,bisogna ridare un senso alla "partecipazione civile".
I risultati dell'ultima tornata amministrativa possono rappresentare un inizio. Ma è solo un piccolissimo passo. Altri ne serviranno. 
Speriamo bene...

Stay tuned

1 commento:

  1. Un inizio che però credo sarà impossibile fermare. Una piccola forza applicata a un corpo ancorchè indolenzito come quello dei cittadini italiani, può spostare molto e non solo consensi ma anche principi, prese di coscienza. Noi siamo stati sufficentemente inerti, abbiamo assorbito e rallentato, e adesso, credo, come dici tu, la soglia è stata toccata.
    La pazienza italiana si sta spezzando.
    E pensa te che RAIMEDIASET di Grillo ne parla, na ha parlato e ne parlerà poco. PAURA EH?

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