mercoledì 30 ottobre 2013

Perchè vogliono eliminare il nostro contante...

Altro giro, altra corsa.

Se pensavate che la limitazione dell'uso del contante fosse già troppo stringente nella soglia dei 1.000€, preparatevi ad una nuova stretta. 
Con la scusa della lotta all'evasione fiscale, come se la discesa della soglia di pagamento in contanti dai 12.500€ del 2006 ai 1.000€ di oggi avesse risolto qualcosa..., si perpreta l'ennesimo attacco alla libertà dei cittadino .
E, manco a dirlo, si fa l'ennesimo favore al settore bancario.
Paolo Cardenà nel suo esemplare post, ci spiega meglio le ragioni di questo nuovo attacco.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, il Ministro Saccomanni avrebbe espresso la volontà da parte dell'esecutivo di ridurre ulteriormente i limiti di utilizzo del contante. 
Nell'agenzia si legge: 

Il governo intende ridurre la soglia massima di pagamento in contanti, attualmente posta a 1.000 euro."Questo è un punto su cui l'Italia resta indietro ed è un punto su cui vogliamo intervenire", ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, durante un'audizione in Parlamento sulla legge di Stabilità.

Privatizzazioni: oltre il danno, la beffa...

Ci risiamo. Il debito pubblico continua a salire senza soste e, come sempre, torna in auge il refrain delle privatizzazioni come soluzione per tamponare l'emorragia.
Il Governo pare fare sul serio: il piano di privatizzazioni vedrà presto la luce e a finire sul mercato non saranno solo immobili, ma anche rami di aziende possedute o le partecipazioni detenute in società quotate. 
Lo ha confermato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, che ha fatto anche il nome della Rai.
Ma ci sono, soprattutto, anche quelli di Eni, Terna, Snam, Enel e Finmeccanica che sono aziende di cosiddetto interesse strategico per il Paese. 

L’iniziativa garantirebbe circa 20 miliardi di euro in tre anni da usare per abbattere il debito; che, attualmente, è di 2.075 miliardi di euro. 
Un pò come dire: sono alla canna del gas, ho un debito di 2.075 euro e penso di alleggerire la mia situazione risparmiando una decina di caffè all'anno, per 3 anni...

martedì 29 ottobre 2013

Euroscettico? Vai in galera!

Popolo della Libertà, Partito Democratico, Sinistra e Libertà, Scelta Civica. La maggior parte dei partiti ha nel proprio nome un richiamo ai valori fondanti del nostro sistema di governo. Tutti sono indistintamente e fortemente europeisti
"Ce lo chiede l'Europa", "più Europa", "respiro europeo"... sono espressioni che fanno parte del breviario della politica italiana.

Se qualcuno prova ad uscire dal solco dell'europeismo di maniera, invariabilmente viene visto di traverso, deriso, posto fuori dal consesso dei "giusti". E, qua e là, posto pure nella scia di un certo "nazifascismo" di ritorno; che poi sarebbe identificato in Alba Dorata in Grecia e in Marine Le Pen in Francia.

lunedì 28 ottobre 2013

Gratti tu e... vincono Stato & concessionarie

Chissà se l’universo delle lotterie istantanee, i cosiddetti “Gratta e Vinci”, continuerebbe a proliferare senza sosta se gli italiani mettessero a fuoco queste percentuali certo non incoraggianti. 
Del resto la pressante pubblicità dei concessionari, la sete continua di incassi da parte dello Stato e la voglia di cercare fortuna “spingono” da tempo un settore in cui, però, le prospettive di vittoria sono a dir poco risicate. Gli esempi si sprecano.
Basti dire che attualmente in Italia esistono ben 46 tipologie diverse di “Gratta e Vinci”. Segno inconfutabile di come questo tipo di gioco “tiri”. 

sabato 26 ottobre 2013

Datagate e i "peccatucci veniali" USA




Lo si sarebbe dovuto fare da chissà quanto tempo, e invece no. Lo si dovrebbe fare almeno adesso, di fronte a questo concentrato di ipocrisia e di arroganza che va sotto il nome di Datagate. E invece no, figurarsi. 

Ancora una volta, le reazioni “sdegnate” nei confronti di Washington dureranno lo stretto indispensabile, per poi essere riassorbite nel copione consueto. Nel copione obbligato. Quello che si sdoppia continuamente tra ciò che accade davvero, nel segno del massimo cinismo, e ciò che si sostiene di voler comunque conseguire, all’insegna delle migliori intenzioni. Quello che sul piano pratico lega l’intero Occidente atlantista col medesimo filo verde del denaro, della finanza, del dollaro USA, ma che in astratto non smette di sbandierare i valori “universali” della libertà, sia politica che economica, pescando a piene mani nel suo collaudatissimo kit/repertorio/arsenale di motivazioni altisonanti. E puntando ad acquisire un alibi onnicomprensivo e permanente, necessario a far sì che il giudizio d’insieme rimanga sempre in sospeso o che addirittura sia cristallizzato, per quanto gravi possano essere gli avvenimenti che si susseguono, in un’assoluzione a priori, che tutto giustifica e tutto scusa. 

venerdì 25 ottobre 2013

Abbattere il debito pubblico: la storia insegna come...

16 novembre 2011: debito pubblico insostenibile al 120,1% del Pil. Monti giura nelle mani del Presidente della Repubblica Napolitano per salvare l’Italia dal baratro. 
Dopo 23 mesi di governi di larghe intese e di "scelte dolorose" imposte agli italiani per mettere in ordine i conti pubblici, con la costante supervisione dell'UE, otteniamo oggi un risultato sensazionale: debito pubblico al 133,3% del Pil, +13%. 
E' quindi evidente che l'approccio al "governo" del debito pubblico sia stato fallimentare, e che vada ricercata qualche altra strada. Allora è utile andare a rivedere quello che è già successo in passato, e come sia stato affrontato il problema. Sarà interessante notare come ci si sia cavati fuori dagli impicci dell'indebitamento, seguendo politiche economiche che oggi fanno ribrezzo alla classe dirigente più ligia ai dettami di Ue e Bce.

mercoledì 23 ottobre 2013

OPERAZIONE VERITA’: A CHE PUNTO E’ LA NOTTE (DEI CONTI PUBBLICI) ITALIANA

Premessa:
In questi anni di crisi, oltre alle tasse e al disagio economico e sociale, c'è stata un'altra grande costante che ha tenuto compagnia alle nostre giornate, ai nostri momenti: la menzogna proferita in modo sistematico dai vari governi e dai politici di turno che, in maniera spudorata e vergognosa, hanno reiteratamente mentito e mistificato (e continuano a farlo) circa l'esatta situazione dell'economia e dei conti pubblici, in costante ed inesorabile deterioramento.
È' chiaro che tutto ciò incorpora evidenti elementi di criminalità, proprio perché tende ad alimentare false aspettative nei confronti degli agenti economici più deboli: i disoccupati con le loro famiglie e le imprese, prime vittime sacrificali di questa crisi.
Proprio per questo, insieme ad altri siti amici, tra i più seguiti in Italia di economia, tutti liberi e senza padroni, abbiamo pensato di lanciare, coralmente, tutti insieme, questo post divulgativo al fine di far ben comprendere l'esatto stato dei conti pubblici e dell'economia.

mercoledì 16 ottobre 2013

Prelievo forzoso del 10% sui C/C: porca Troika!

Chi sogna lo sbarco della Troika in Italia per fare in modo che finalmente vengano attuate le tanto evocate riforme (che non si capisce mai bene quali siano), dovrebbe leggersi il box di pagina 49 dell'ultimo Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale, in cui gli economisti dell'istituto guidato da Christine Lagarde danno la ricetta ideale per risolvere il problema del debito pubblico
Il modo più efficace per riportare il livello del debito pubblico ai livelli pre-crisi, ovvero a fine 2007, in 15 Paesi dell'euro (chi verrebbe esentato? Forse il Lussemburgo e la Germania) è quello di un prelievo una tantum del 10% sulla ricchezza privata.

Secondo gli estensori del Fiscal monitor, le condizioni per il successo di questa misura una tantum "sono forti, ma vanno pesate contro i rischi di misure alternative